I bambini assistono, sempre di più, a una riduzione del loro spazio, a livello simbolico e reale.
Invece hanno, considerando la nuova configurazione famigliare e scolastica, tanta necessità di giocare con i loro eguali in ambienti aperti, in cui i gruppi possano gestirsi autonomamente. Anche per imparare/costruire delle regole base della convivenza sociale, molte volte dimenticate o impraticabili negli ambienti "normali" che frequentano.
Per questo ProgettoQualeGioco si dedica a ipotizzare progetti di gioco all'esterno: parchi, piazze, cortili... ovunque si possa giocare e correre almeno un po'. Spazi di gioco spontaneo e d'interazione con gli altri e con l'ambiente, che abbiamo chiamato "Giardini del Mondo".
Le aree di indagine che prendiamo in considerazione: il ludico, la natura, la cultura, la creazione, lo scambio tra persone (perfino tra adulti, poiché i temi che trattiamo non sono ovviamente una esclusività dei bambini).
Ispirati dai cortili (il "regno" di ogni bambino, il posto simbolico dove far vivere l'infanzia), dai giardini e i parchi, dai giochi tradizionali, i nostri spazi all'aperto sono un invito a condividere, coinvolgere, scambiare e generare.
Come si può giocare con la natura? Con gli ambienti? Con le cose e con le persone? Come si può giocare dentro e fuori?
I nostri "giardini" provano a rispondere a queste semplici domande in un contesto oltre le generiche esigenze di soddisfazione.
Invece hanno, considerando la nuova configurazione famigliare e scolastica, tanta necessità di giocare con i loro eguali in ambienti aperti, in cui i gruppi possano gestirsi autonomamente. Anche per imparare/costruire delle regole base della convivenza sociale, molte volte dimenticate o impraticabili negli ambienti "normali" che frequentano.
Per questo ProgettoQualeGioco si dedica a ipotizzare progetti di gioco all'esterno: parchi, piazze, cortili... ovunque si possa giocare e correre almeno un po'. Spazi di gioco spontaneo e d'interazione con gli altri e con l'ambiente, che abbiamo chiamato "Giardini del Mondo".
Le aree di indagine che prendiamo in considerazione: il ludico, la natura, la cultura, la creazione, lo scambio tra persone (perfino tra adulti, poiché i temi che trattiamo non sono ovviamente una esclusività dei bambini).
Ispirati dai cortili (il "regno" di ogni bambino, il posto simbolico dove far vivere l'infanzia), dai giardini e i parchi, dai giochi tradizionali, i nostri spazi all'aperto sono un invito a condividere, coinvolgere, scambiare e generare.
Come si può giocare con la natura? Con gli ambienti? Con le cose e con le persone? Come si può giocare dentro e fuori?
I nostri "giardini" provano a rispondere a queste semplici domande in un contesto oltre le generiche esigenze di soddisfazione.
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