domenica 17 maggio 2009

Creare vuol dire...

l'obbligo d'essere originale, di non copiare mai?

Non credo. Idee derivano da altre idee (per confermare o per confrontare, come diceva Harold Bloom nel suo stupendo "L'Angoscia dell'influenza").

Copiare (soprattuto dai compagni) può essere un ottimo esercizio di creatività. Anche perché la copia non sarà mai uguale all'originale, persino quando viene fatta dalla stessa persona che l'ha prodotta. Copiare porta nuovi repertori, apre nuovi canali, altre possibilità, chiarisce le influenze, l'identità. E stimola a cercare altre idee. Spesso la copia è soltanto un pretesto, poi viene modificata...

Creare è un atto sociale. E pertanto interattivo.

Chi crea, sta creando con qualcuno e per qualcuno. Niente di meno "puro".

La creazione non è pura come la Cultura non è pura come l'Arte non è pura.

Evviva i collage, le riletture, le revisioni, l'interpretazioni, evviva le copie. Bambini imparano molto per imitazione e per ripetizione. No problem! Tranquilli, genitori, tranquilli soprattutto gli insegnanti. Perché nell'atto di copiare saranno sempre previsti costruzioni, ricerche, elaborazioni cognitive, concetti. Non sono strutture isolate. L'essere umano è complesso.

(Evviva la copia. A condizione che siano citate - e debitamente riconosciute - le fonti.)

_Claudia Souza_

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