La Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna è appena finita. Dopo tanti premi, conferenze, convenzioni, mostre in un ambiente spettacolare in cui espositori di tutto il mondo hanno fatto vedere quello che hanno di più interessante nel genere, è rimasta una sola costatazione: il libro per bambini dev’essere soprattutto coinvolgente e quanto di più si riesce a diversificare i modelli da proporre a loro, meglio. Non esistono regole, standard, limiti, istruzioni.
Un libro per bambini piccoli non dev’essere necessariamente pieno di immagini e con poco o nessun testo. Ai bambini piccoli piacciono le parole, purché siano dette bene.
Nemmeno devono essere necessariamente colorati, o in materiale resistente. Tutto dipende dalla storia e da quello che si vuole trasmettere.
Libri senza immagini, libri solo di immagini, libri in bianco e nero, libri grandi, piccoli, grossi, corti o lunghi, libro oggetto o libro portatore di testo, stile moderno o stile antico, illustrazioni elaboratissime o semplice, pulite, primitive. Non importa, tante sono le possibilità. La cosa bella quando si tratta di libri per bambini è che, di alcun modo, la narrativa riesca a catturarli.
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