La storia dei giocattoli raccontata come fiaba, davanti a orecchie e occhietti super attenti. Una volta, un nonno si era inventato un cavallo così… la nonna invece ha costruito un burattino cosà. E dopo…
Non si perde uno solo dettaglio della narrativa. Tutto fa senso, ogni parola, ogni gesto, ogni sguardo, ogni oggetto. Non sono giocattoli comuni per i bambini di oggigiorno, possono essere troppo semplici - ma è straordinario poter vedere da vicino - e persino toccare, anche se con delicatezza - giocattoli di 200, 300 anni fa… infatti non hanno niente a che vedere con i video-game di ultima generazione della Fiera di Tecnologia di Tokio, ma sono incantevoli. Forse di più.
Il il più bello di questa esperienza – la visita guidata al Museo del Giocattolo e del Bambino di Milano, che presto riaprirà a Cormano ospitato alla Bi, Fabbrica del Gioco e delle Arti, è ripensare la propria ludicità. Perché una volta, invece di comprarli, s’inventavano, si costruivano i propri giocattoli. E per farlo si usavano soltanto i materiali che si trovavano in giro, qualche strumento e molta fantasia.
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